Autore: dott. Marco Rossi
Odontoiatra specializzato in implantologia
“Stare senza un dente solo perché non si vede è sbagliato.”
Marco Rossi
Molte persone decidono di restare senza uno o più denti perché mancante/i in zone posteriori e quindi non visibili della bocca. Si tratta di un errore enorme.
Quando si perde un dente in età adulta il danno è doppio: estetico, ma anche funzionale. Ed è prima di tutto per questo secondo motivo che si rende necessario sostituirlo con uno artificiale.
Una dentatura senza un dente è meno bella e funziona meno bene.
Cosa provoca la perdita di un dente?
Se da bambini è normale perdere i denti – per passare da quelli da latte a quelli definitivi – da grandi è un fatto irreversibile, spesso doloroso e con conseguenze a lungo termine per l’aspetto e per la funzione della bocca.
In età adulta sono vari i motivi per i quali si può perdere un dente: per un fatto accidentale, come un incidente, oppure per un problema di salute, come la parodontite (un’infiammazione dei tessuti di sostegno del dente) o quale conseguenza di condizioni patologiche come il diabete.
Cosa si deve fare se si perde un dente?
Quando si perde un dente, anche se riguarda un punto della bocca che non si vede, e che quindi non rende il sorriso antiestetico, bisogna procedere alla sua sostituzione perché il conseguente buco nella dentatura crea una cascata di conseguenze funzionali tra cui:
- la compromissione della salute degli altri denti e dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare);
- l’alterazione dell’equilibrio dell’occlusione;
- il peggioramento del funzionamento dei muscoli.
Perdere un dente genera perdita di supporto (gengiva e osso) e di sostegno della masticazione.
Rileviamo spesso che i pazienti sintomatici sono portati di lacune dentarie non risolte.
Come si sostituisce un dente mancante?
Possiamo identificare tre modi con cui si sostituisce un dente mancante e si riabilitare la corretta masticazione del paziente:
- l’impianto dentale;
- il ponte dentale;
- la protesi rimovibile.
Qual è la differenza tra impianto dentale e ponte dentale?
La differenza tra l’impianto e il ponte consiste nel fatto che nel primo caso il dente artificiale è fissato grazie a una vite endossea, quindi viene salvaguardata l’integrità dell’apparato dentale, mentre nel secondo caso il dente finto è sorretto dai due denti adiacenti a quello assente che vengono sacrificati a monconi. Ne consegue che l’impianto dentale è da prediligere, specialmente nel caso in cui i denti laterali al dente perduto siano sani.
Come si procedere per sostituire un dente mancante?
Quando manca un dente, nello studio dentistico Barberini, procediamo a partire da un accurato studio della bocca: analizziamo l’equilibrio della masticazione e mascellare eseguendo una risonanza magnetica dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare).
Prima di procedere a sostituire il dente mancante con quello artificiale – nella maggior parte dei casi con un impianto dentale, per i motivi suddetti – può essere utile una terapia ortodontica, che corregge i problemi di malocclusione attraverso l’utilizzo di un dispositivo (apparecchio o allineatori trasparenti). Questo perché a seguito della perdita di un dente tutti gli altri si spostano, quindi, più tempo passa tra la “caduta” e il ripristino e più probabile sarà che si debba procedere a un rialinneamento della dentatura prima di inserire l’elemento mancante.
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