Estetica integrata:
la nuova frontiera dell’odontoiatria

Autore: dott. Marco Rossi
Odontoiatra specializzato in implantologia

“Il sorriso richiede un lavoro complesso.”
Marco Rossi

Come sta cambiando l’odontoiatria?

Se in passato ci si rivolgeva al dentista unicamente per i problemi ai denti e alle gengive, oggi, in molti casi, l’odontoiatra al passo con i tempi è un riferimento anche per trattamenti che riguardano l’estetica del sorriso, come per esempio lo sbiancamento dei denti e le faccette protesiche, e l’estetica dell’intero viso, come filler e botox.
Il sorriso – di cui i denti e le gengive sono parte – e il viso sono un’unità indivisibile e un dentista contemporaneo non può più limitarsi a concentrarsi “solo” sui denti, bensì deve studiare un trattamento globale del sorriso, sia estetico che funzionale.
I trattamenti non sono più solo dentali, ma riguardano anche i tessuti periorali, per un risultato d’insieme migliore e completo: si tratta dell’estetica integrata. Sempre più spesso sono i pazienti stessi a chiederlo, nel loro continuo desiderio di vedersi più belli e sentirsi meglio.
L’estetica del sorriso e del viso sono quindi il terreno di confronto dell’odontoiatria di oggi. Un risultato che non può che essere il frutto di un lavoro di squadra tra più specialisti in grado di attuare protocolli innovativi.

Ai fini dell’estetica integrata, l’équipe è fondamentale: un dentista generico per quanto bravo resta generale; un implantologo per quanto preciso resta verticale sugli impianti; quindi è l’équipe che fa la differenza, perché agisce in sinergia e permette di condividere le esigenze. Ovviamente occorre che il gruppo di dottori intervenga con la giusta sequenza di operazioni.
Tutto questo è ciò che accade nello studio dentistico Barberini in cui tre odontoiatri uniscono le loro competenze per offrire una visione e un piano di cure completi:

Cosa significa essere un esperto di estetica integrata?

L’esperto di estetica integrata è un odontoiatra in grado di prendere in esame e trattare tutte le componenti che rendono un sorriso estetico: denti, tessuti duri e molli, labbra e tessuti periorali.
Questo perché un sorriso bello è costituito da tante componenti che devono essere in armonia tra di loro; laddove non lo sono di natura, lo specialista interviene per correggerle e migliorare l’insieme. Nel concreto: un dente sta su se la gengiva è piena, e la gengiva è piena se l’osso sotto è sano. Ne consegue che non si può curare solo il dente, o che non si può pensare alla salute del dente nel lungo periodo senza occuparsi anche di gengiva e osso.

Un numero sempre maggiore di persone non si accontenta più di risolvere il singolo problema, ma desidera rivolgersi a chi possa proporgli una visione di rimodellamento completo, per perfezionare l’intero viso. Anche per questo motivo il dentista deve cogliere l’opportunità di un suo intervento per migliorare la qualità della vita del paziente.
Un esempio: al soggetto con un incisivo fratturato, oltre alla cura canalare, allo sbiancamento interno e alla ricostruzione del dente, ove necessario, è giusto poter proporre miglioramenti come l’allineamento dei denti, magari ricorrendo all’ortodonzia invisibile, il filler alle labbra e il botox sui muscoli masseteri, per rimodellare il contorno della mandibola. Con questa sequenza di operazioni non ci si limiterà a riparare un incisivo, ma si migliorerà l’intero viso e, di conseguenza, si raggiungeranno l’autostima e il benessere della persona.

L’estetica integrata è favorita dal digitale

L’estetica integrata raggiunge il massimo obiettivo quando è frutto di un lavoro di squadra, ma anche se vengono impiegate strumentazioni mediche di ultima generazione che facilitano un più approfondito esame clinico, una corretta diagnosi e la migliore terapia su misura. In questo il digitale ha innovato l’odontoiatria.
Alcuni macchinari sono piuttosto costosi e, soprattutto, richiedono ore di formazione per imparare ad utilizzarli al massimo delle loro potenzialità, forse anche per questo motivo non tutti gli studi li hanno, ma, a mio parere, sono ormai indispensabili e nel nostro studio ci aiutano a distinguerci.

Tre esempi di apparecchiature digitali di cui oggi disponiamo:

  • lo scanner intraorale, che è in grado di rilevare le impronte dentali velocemente e senza alcun fastidio per il paziente;
  • un unico macchinario radiologico con cui possiamo effettuare vari esami (ortopanoramica; teleradiografia del cranio; proiezione latero-laterale, postero-anteriore e assiale; TAC Cone Beam 3D), riducendo notevolmente il dosaggio di radiazioni a cui si viene sottoposti rispetto alla radiologia convenzionale;
  • il sistema di navigazione guidata dinamica per l’implantologia dentale, che assiste il chirurgo durante il posizionamento della vite nell’osso, migliorandone la precisione rispetto all’occhio nudo o ad altre tecniche tradizionali. Quest’ultima tecnologia la uso da anni con grande soddisfazione mia e dei pazienti: faccio prima, meglio e praticamente senza dolore;
  • il laser dentale, che consente di effettuare molte terapie in maniera rapida e indolore sostituendosi agli strumenti convenzionali che spaventerebbero alcuni pazienti. Può essere utilizzato per la terapia iniziale della parodontite, per le perimplantiti (ovvero la malattia parodontale che colpisce gli impianti dentali) e per la chirurgia dei tessuti molli.

L’intervista di Medicina365

Il mio intervento a Medicina365 per parlare di estetica dentale integrata.
Medicina365.it è un portale che offre risposte riguardo i quesiti più vari nell’ambito della medicina, direttamente dalla voce dei migliori specialisti italiani di quella branca.


Se hai domande o se desideri prenotare una visita siamo a tua disposizione.

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